PETIZIONE POPOLARE

I cittadini firmatari, come da sottoscrizioni poste a tergo del presente atto,

Allarmati

  -  per la disinformazione in cui è stata tenuta la cittadinanza dal '96 ad oggi, essendo il '96  l'anno in cui la Società di gestione ha chiesto (ist. 26535 del 13.12.’96) e ottenuto il 13.3.’97 dall’Amministrazione Comunale di Grottaglie la concessione edilizia per una "discarica di seconda categoria di tipo B in località La Torre – Caprarica”;

-   per il continuo ampliamento della discarica: 330.000 metri cubi il I lotto (1998), 1.200.000 metri cubi il II lotto (2000), 3.000.000 di metri cubi il progetto del III lotto (2004), che ne decuplicherebbe la capienza;

-   per la richiesta di realizzazione di una “piattaforma polifunzionale per la selezione e  l'inertizzazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi”, che ha già avuto dalla Regione la Valutazione di Impatto Ambientale;

-  per la nuova codifica della tipologia dei rifiuti e delle discariche per la quale non si capisce se la discarica in questione, che  la determinazione provinciale n.32 del 27.2.04 definisce come <<ex 2^ Categoria tipo "B">>, sia da considerarsi "per rifiuti non pericolosi" oppure "per rifiuti pericolosi";

-  per il parere favorevole espresso circa il I lotto dall’A.R.P.A-TA (Agenzia Regionale per l’Ambiente-sez di TA), di “innalzare entro e fino a 3 volte i limiti di accettabilità… delle concentrazioni di alcuni parametri dei rifiuti in ingresso alla discarica” [cioè del potenziale di rischio] (nota prot. n.21/04 del 29.01.04);

-  per il proposito dalla Società di gestione di innalzare, anche per il III lotto, fino a 3 volte i limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni dei parametri dei rifiuti in ingresso [cioè ancora del potenziale di rischio] (v. Relazione generale, tavola 1.00, pag. 11, del Progetto di ampliamento del III lotto);

-    per il fatto che nei procedimenti amministrativi riguardanti il I, II e III lotto non sono stati coinvolti tutti i rappresentanti degli enti locali interessati e, quindi, non solo quelli di Grottaglie, ma anche quelli di Fragagnano, Carosino, Monteparano, S.Marzano e Francavilla Fontana;

-    per il fatto che le aree sulle quali si intende realizzare il III lotto della discarica sono vincolate dal piano paesaggistico regionale (PUTT-P, Piano Urbanistico Territoriale tematico per il Paesaggio), e sottoposte a specifica disciplina e tutela che vieta di autorizzare discariche per rifiuti speciali, come peraltro confermato dal piano regionale di gestione dei rifiuti (paragrafo F2, pagg. 193 – 197 del decreto n. 41/2001 del Commissario delegato per l’emergenza ambientale, rif. BUR n. 60 suppl. del 19.4.2001), in attuazione dell’art. 22, comma 3, lett. e) del d. lgs. n. 22/97;

-  per il fatto che le medesime aree sono vicinissime a siti di interesse archeologico;

-  per il fatto che le medesime aree sono sottoposte a vincolo idrogeologico;

- per il fatto che la collettività grottagliese non ha alcun interesse pubblico a dotarsi di una discarica per rifiuti speciali, che porrebbe una pesante ipoteca sul proprio territorio;

- per il fatto che deve essere “assicurato” che lo smaltimento dei rifiuti speciali sia effettuato “in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di favorire la riduzione della movimentazione di rifiuti” (art. 22, 3° comma lett. c, del d. lgs. n. 22/97, e art.8,.1della decis. N.1600/2001/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27.2.2002, e in forza del principio “chi inquina paga” di cui all’art 2,.1 della medesima decisione);

- per il fatto che le medesime aree, come riconosciuto dalla Società di gestione (Analisi di compatibilità ambientale, pagg. 107-109, tav. 2.00 del Progetto del III lotto), rientrano in zone agricole di produzione di vini DOC e IGT e di prodotti caseari e oleari DOP;

- per il fatto che non sono proponibili valutazioni d’impatto ambientale “a spezzatino”, prima cioè per la piattaforma per rifiuti pericolosi e non pericolosi, e poi per la discarica per rifiuti speciali, dovendo essere assoggettato l’intero progetto del III lotto, cioè la discarica per rifiuti speciali con annessa piattaforma, a valutazione d’impatto ambientale di competenza del Ministero dell’ambiente [combinato disposto di cui all’art. 1, comma 10 e Allegato “A” lett. n) del d.P.R. 12.4.1996, nonché ai sensi dell’art.4 comma 14 LR n.12/2001];

- per il fatto che nelle conferenze di servizi riguardanti la piattaforma polifunzionale per la selezione e inertizzazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, il soggetto che presenzia per il Comune di Grottaglie è privo di legittimazione e agisce in carenza assoluta di potere, in quanto il Consiglio comunale di Grottaglie, che è l’organo propriamente competente, con la deliberazione n. 5 del 13.2.2004, ha espresso parere favorevole limitatamente all’ampliamento della discarica e non già sulla piattaforma;

 chiedono

·        al Consiglio comunale di Grottaglie: di annullare, in via di autotutela, la propria precedente deliberazione n. 5 del 13.2.2004, previa comunicazione  di avvio del procedimento di annullamento a tutti i soggetti interessati;

·        Al dirigente del Settore ecologia della Regione Puglia: di annullare, in via di autotutela, la propria precedente determinazione n. 330 del 5.11.2003, relativa alla valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per la selezione e inertizzazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, previa comunicazione di avvio del procedimento di annullamento a tutti i soggetti interessati;

·        Alla Provincia di Taranto di fermare i procedimenti amministrativi riguardanti l’autorizzazione della discarica e della piattaforma;

·        Alla Provincia di Taranto e al Sindaco del Comune di Grottaglie di  fornire al comitato Vigiliamo per la Discarica:

a)    i risultati dei controlli previsti dagli atti di Provincia, Regione e Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di TA che rispettivamente, per la realizzazione della discarica e per concedere il nulla-osta essendo la discarica posta su terreno sottoposto a vincolo idrogeologico, hanno subordinato il parere favorevole all’osservanza delle prescrizioni a,b,c,d,e,f,g,h,i,j,k (delib. Reg. n. 439/98 e delib. Prov. n.1303/98) e 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10 (nota n. 765/00 dell’IRF-TA);

b)    i risultati dei controlli sulle condizioni poste, per concedere l’autorizzazione, dai seguenti organismi: Comitato Tecnico della Provincia, Presidio Multizonale di Prevenzione; Dipartimento di Prevenzione-Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro; Ufficio Minerario della regione Puglia, che hanno consentito alla realizzazione della discarica condizionando il proprio consenso a precise condizioni, come è riportato nella citata delibera della Giunta Provinciale n.1303/98;

c)    i risultati dei controlli sulle condizioni poste dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali, il cui rappresentante “…rilevato che trattasi di colmatura di una cava già esistente… ritiene di non aver nulla da eccepire sul progetto in questione a condizione che sia tutelata e bonificata l’area circostante coperta da macchia mediterranea”, pur riservandosi di esprimere parere sul vincolo paesaggistico (delib. Giun. Prov. n.1303/98);

d)    gli atti istitutivi del “Disciplinare di esercizio dell’impianto” e del “Comitato misto Società-Comune per un monitoraggio continuo dell’impianto della discarica” previsti dalla Convenzione approvata con la delibera comunale del 28.2.2000;

e)    se ci sia stata adeguata verifica circa il rispetto delle “osservazioni, considerazioni e prescrizioni” espresse nel parere tecnico rilasciato il 14.10.1997dal prof.L.Liberti (Univ.di BA, facoltà di ingegneria TA) su richiesta urgente dell’Amministrazione Comunale, nota prot.2071/4 del 3.10.1997;

·        Al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, al Sindaco di Grottaglie, che tutti gli atti riguardanti i procedimenti amministrativi per la piattaforma e l’ampliamento della discarica siano trasmessi al Comitato Vigiliamo per la Discarica presso la sua sede: Casa per la pace, via S. Francesco De Geronimo 3, Grottaglie (TA).

Invitano

-         il Ministero dell'Ambiente a non rilasciare, se richiesta, alcuna favorevole valutazione d'impatto ambientale per la realizzazione della nuova discarica in Grottaglie, località La Torre - Caprarica;

-         la Regione Puglia e la Provincia di Taranto a non rilasciare alcuna autorizzazione per la realizzazione della nuova discarica e della piattaforma;

-         il Commissario delegato per l'emergenza ambientale per la Regione Puglia (il Presidente della Giunta Regionale) a vigilare sugli atti amministrativi sinora emanati e quelli da emanarsi;

-         il Sovrintendente ai beni archeologici:

a)    a chiarire il parere espresso circa il primo lotto :“…non si può fare a meno di sottolineare che la realizzazione della discarica andrebbe a costituire in futuro un evidente ostacolo a qualsiasi intervento di valorizzazione del territorio e quindi di fruizione turistica dello stesso” e a rivederlo anche alla luce degli studi archeologici, effettuati dall’Università di Bari, riguardo al territorio in cui insiste la discarica e sue immediate vicinanze (masseria Vicentino);

b)    a tenere presente tali studi anche al momento di effettuare il sopralluogo per l’ampliamento del III lotto, sopralluogo ritenuto opportuno dallo stesso funzionario (verbale della Conferenza dei servizi del 16.02.04 organizzata dalla Provincia, prot.n.10684/2004).

 

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA