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Sit in al Consiglio Comunale. Il giorno dopo

Circa l’attenzione di Sindaco e Giunta comunale alle istanze provenienti dalla cittadinanza in merito alla questione III lotto (in realtà terza discarica), il comitato Vigiliamo per la discarica rende noto quanto segue.Il 27 settembre 2004, il comitato Vigiliamo per la discarica consegnò al Sindaco Bagnardi la petizione con la quale 3.000 cittadini chiedevano l’annullamento in via di autotutela della delibera n.4 del 13.2.2004 con la quale si accettava nel territorio di Grottaglie in località La Torre-Caprarica la terza discarica per rifiuti speciali (cosiddetto III lotto) di 2.200.000 metri cubi.Ebbene, durante il Consiglio comunale del 27.9.2004, avente all’o.d.g. l’argomento discarica, non si fece parola di quella petizione popolare e non se ne diede nemmeno comunicazione, mentre la petizione era stata regolarmente consegnata al Sindaco unitamente alla richiesta rivolta al Presidente del Consiglio Comunale di darne comunicazione durante lo svolgimento del Consiglio stesso.In quella petizione, sottoscritta da 3.000 cittadini grottagliesi, si formulava la richiesta di approvare una delibera che annullasse in via di autotuela  la delibera n. 4 del 13.2.2004, in cui Sindaco e Consiglio non esprimevano un semplice “parere” ma sottoscrivevano “un vero e proprio provvedimento amministrativo (dichiarazione di volontà) con il quale il Comune ha voluto manifestare la propria scelta  (discrezionale) di assentire l’ubicazione nell’ambito del suo territorio dell’impianto di discarica  di rifiuti speciali in questione” (sentenza Tar n.5236 del 2005).Invece il 3.6.2005 Sindaco e Giunta comunale approvavano la delibera n.31 con la quale “revocavano” la delibera del 13.2.2004 di pieno assenso al III lotto, quando già un mese prima che fosse approvata il comitato Vigiliamo per la discarica aveva parlato pubblicamente, come riportarono tutti i quotidiani locali, di “revoca-truffa”. E questa delibera del 3.6.2005,  il TAR di Lecce, dietro ricorso di Ecolevante spa,  regolarmente e giustamente la annullò (sentenza n. 5236 del 22.11.2005).Successivamente, durante l’assemblea cittadina del 18.5.2006 indetta dal comitato Vigiliamo per la discarica, il Sindaco affermò pubblicamente che ci sarebbe stata una Commissione comunale di inchiesta sulla questione “discarica”, ma il Consiglio comunale rifiutò di autorizzare tale commissione.Con indifferenza fu anche accolta la lettera di diffida, inviata il 31.8.2006 al Sindaco e a ciascun Consigliere comunale, a non approvare alcuna riperimetrazione del PUTT, al fine di non agevolare la realizzazione del III lotto aggirando così la sentenza del Tar/Lecce  n. 3830 del 5.7.2006 che aveva annullato tutti gli atti di autorizzazione.

Questo l'articolo pubblicato oggi sul Corriere del Giorno

Consiglio invaso e impedito

I manifestanti contro l’apertura del terzo lotto della discarica erano circa trecento persone: fra grottagliesi e provenienti da San Marzano e Fragagnano. Le dichiarazioni del sindaco Bagnardi e di altri assessori. I manifestanti: domenica saremo in piazza

I manifestanti contro l’apertura del terzo lotto della discarica erano circa trecento persone: fra grottagliesi e provenienti da San Marzano e Fragagnano. Le dichiarazioni del sindaco Bagnardi e di altri assessori. I manifestanti: domenica saremo in piazza


GROTTAGLIE - Oltre trecento manifestanti provenienti da Grottaglie, San Marzano di San Giuseppe e Fragagnano hanno impedito per oltre due ore lo svolgimento del Consiglio comunale convocato per ieri sera ed hanno manifestato il proprio dissenso alla realizzazione della piattaforma e del terzo lotto della discarica "La Torre - Caprarica", gestita dalla "Ecolevante s.p.a.". Un vero e proprio assedio all’aula consiliare, che in alcuni momenti ha fatto temere il peggio e che ha richiesto l’intervento di numerosi agenti del locale Commissariato, diretto dal dottor Cosimo Candita, e di alcuni Carabinieri. Presenti anche alcuni agenti della Polizia Municipale. Alle ore 18.05 il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Ciniero, entra in aula. Dopo pochi istanti, iniziano ad entrare i manifestanti indirizzando "slogan" e frasi ingiuriose al sindaco, Raffaele Bagnardi, che non farà mai il suo ingresso nell’aula consiliare. Alle ore 18.10 il presidente del Consiglio comunale, accertata l’impossibilità a proseguire i lavori, sospende la seduta e convoca i capigruppo consiliari per decidere sul da farsi. I pochi consiglieri comunali entrati in aula sono accolti da fischi e da alcune aggressioni verbali. L’uscita del presidente del Consiglio comunale e di alcuni assessori è accompagnata da un "non scappate". Intanto i manifestanti iniziano a posizionare alcuni striscioni contro il terzo lotto e la discarica. Sono momenti concitati. Si susseguono fischi, "slogan" ingiuriosi e qualche insulto. Intanto il sindaco, gli assessori e i pochi consiglieri comunali rimasti in Comune si riuniscono nella sala del primo cittadino grottagliese. Alle ore 19.10, dopo un’ora, il presidente del Consiglio comunale rientra in aula. Propone ai manifestanti di ricevere una loro delegazione. Proposta "bocciata" da fischi ed urla. I manifestanti chiedono che il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali entrino in aula. Alle ore 19.25, il presidente del Consiglio comunale, accertata l’assoluta impossibilità di iniziare i lavori, scioglie la seduta. Alle ore 19.30 si teme il peggio. La situazione sembra che possa degenerare da un momento all’altro. Alcuni manifestanti minacciano di presidiare l’abitazione del sindaco Bagnardi. Poi il buon senso prevale e tra spintoni e fischi si sono spostati nella vicina piazza Regina Margherita. Critico il commento del sindaco, Raffaele Bagnardi, su quanto è accaduto in Consiglio comunale. "L’aula - ha detto il sindaco Bagnardi - è stata occupata da persone che attraverso dei volantini hanno dichiarato le loro intenzioni. Né il sindaco né i consiglieri comunali hanno avuto con questi manifestanti alcun approccio preliminare. Abbiamo inopinatamente subito questa forma di violenza, che è assolutamente ingiustificata e che non può trovare da parte nostra alcun consenso. Chi si pone in questa maniera non può instaurare un dialogo serio e sereno. Il consiglio comunale - ha ricorda Bagnardi - era stato convocato per la discussione delle linee guida per la pianificazione strategica territoriale di area vasta. Queste persone avrebbero dovuto avere rispetto per l’istituzione pubblica e per lo sviluppo del territorio". E nella sua stanza, mentre alcuni manifestanti cercano di entrare, assieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali,stigmatizza il rifiuto dei manifestanti di un incontro tra una loro delegazione e l’Amministrazione Comunale."Abbiamo registrato la non volontà di avere un contatto con l’Amministrazione comunale" ci ha detto Bagnardi. Ed ha aggiunto: "Abbiamo espresso il nostro disappunto per questa forma violenta e non democratica di protesta". In merito allo scioglimento del Consiglio comunale, ha poi precisato: "Non è stata una mia volontà non partecipare ai lavori della seduta. Mi è stato impedito di entrare. L’aula, tra insulti, schiamazzi ed aggressioni verbali, era impraticabile". Il primo cittadino grottagliese ha poi criticato la presenza di manifestanti provenienti da San Marzano e da Fragagnano, sostenendo l’incompetenza dell’ente comunale in materia ambientale. "Entrare nell’aula consiliare - ha dichiarato - impedendo l’esercizio di funzioni pubbliche significa andare contro la legalità. È stato un atto violento che abbiamo subito per il nostro buon senso". E ritornando sulla protesta, ha affermato: "Queste persone dicono di essere i paladini di una democrazia che nei fatti non rispettano".Il vicesindaco Francesco Donatelli,assessore comunale all’Urbanistica, ha poi ricordato che è il primo episodio del genere verificatosi a Grottaglie negli ultimi trent’anni. Il consigliere comunale dell’Udeur,Maurizio Stefani, ha stigmatizzato il comportamento dei manifestanti. "Mi lascia perplesso il rifiuto dei manifestanti di incontrare alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Evidentemente questa non è una forma di protesta seria. È evidente che mancano i contenuti. Noi siamo sempre stati contrari alla discarica". Intanto l’assessore comunale al Turismo, Vito Nicola Cavallo, invita i manifestanti ad "abbassare i toni". "Ieri mattina - ci ha raccontato - mia figlia è stata avvicinata con fare minaccioso da alcuni del presidio permanente. Non posso accettare simili comportamenti. Io ho sempre detto di "no" alla discarica ed aggiungo che non ho nessun timore di un confronto". Intanto i manifestanti, dal loro blog, annunciano che domenica prossima attueranno una simile forma di protesta in occasione dell’inaugurazione della piazza e della statua dedicata a San Francesco De Geronimo.
Salvatore Savoia

21 Sep 2007

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA