INDICE NEWS

Grottaglie pattumiera del Salento
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2009/15-aprile-2009/caos-rifiuti-accordo-ieri-bari-corso-vertice-regione--1501187682775.shtml
 
Caos rifiuti accordo ieri a Bari nel corso del vertice in Regione
La frazione secca sarà smaltita in 6 giorni Biostabilizzazione più lunga nell’impianto
LECCE — La durata del pro­cesso di biostabilizzazione della frazione secca alla Sud Gas di Poggiardo sarà raddop­piata: sei giorni anziché gli at­tuali tre. Tanto dovrebbe ba­stare, secondo i tecnici, per far maturare il rifiuto fino a renderlo compatibile al secon­do passaggio previsto dalla fi­liera, ossia, l’inserimento nel­l’impianto di Cavallino per la produzione del cdr. Lo si è de­ciso ieri a Bari, durante il verti­ce tra Regione e Provincia di Lecce, tutto dedicato all’enne­sima fase acuta dell’emergen­za rifiuti salentina che ha ri­schiato di esplodere anche a Pasqua, con le città piene di turisti. Se questo basterà a scongiu­rare il tracollo del ciclo di smaltimento, più volte sfiora­to in questi giorni, lo diranno i fatti. Intanto, tre ore di con­fronto serrato - dalle 15 alle 18 - sono servite a chiarire più di un aspetto del meccani­smo di smaltimento che, sia pure concepito per gestire la fase transitoria, ha mostrato troppe lacune. Faccia a faccia, nell’ufficio del Commissario, si sono ritrovati Nichi Vendo­la e l’assessore regionale al­l’Ecologia, Michele Losappio, da un lato, e il presidente del­la Provincia di Lecce, Giovan­ni Pellegrino, con il suo asses­sore all’Ambiente, Gianni Sco­gnamillo, dall’altro. «Subito il materiale con sei giorni di ma­turazione verrà portato a Ca­vallino - annuncia Scognamil­lo - e questo dovrebbe sbloc­care la situazione. Nel frattem­po l’Arpa farà i prelievi delle frazioni in Ato 2 e Ato 1 ed en­tro una decina di giorni avre­mo i risultati che daranno conto della situazione oggetti­va in cui ci muoviamo». Oggi la Provincia emetterà un’ap­posita ordinanza sulla base di queste determinazioni. Ma Pellegrino e Scognamil­lo hanno anche manifestato preoccupazioni sui ritardi nel­l’esecuzione delle strutture che dovrebbero completare il ciclo dei rifiuti. Se si esclude la piattaforma di Cavallino (Ato 1), dove gli impianti so­no già pronti, a Poggiardo (Ato 2) non è stata ancora po­sta la prima pietra per la co­struzione dei biotunnel e a Co­rigliano d’Otranto la discarica di servizio è in alto mare. Stes­so discorso per Ugento (Ato 3): biotunnel e discarica di servizio-soccorso non sono pronti. Davanti ai cancelli del­la Sud Gas, anche ieri si è for­mata una lunga fila di auto­compattatori. Il problema è sempre lo stesso: i 16 biotun­nel non riescono a smaltire con la necessaria celerità le circa trecento tonnellate di spazzatura che vengono con­ferite dai 46 comuni dell’Ato Lecce 2. Circa la metà di que­sti rifiuti è costituita da mate­riale organico che, dopo il trat­tamento, viene inviato nella discarica 'Ecolevante' di Grot­taglie, così come stabilito da un recente provvedimento di Nichi Vendola che ha corretto una sua precedente ordinan­za, la numero 64 del 2009, la quale prevedeva l’invio del materiale nella discarica brin­disina di Autigno. Operazio­ne, quest’ultima, impossibile, dal momento che l’umido bio­stabilizzato a Poggiardo non ha le caratteristiche richieste. Inevitabile, quindi, il cambio di rotta del commissario che ha deciso l’invio della spazza­tura nel Tarantino. Antonio Della Rocca 15 aprile 2009
---------------

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=237478&IDCategoria=1
Salento, tre biotunnel contro l'emergenza rifiuti 
Un’ordinanza della Provincia di Lecce punta a rimettere in moto il ciclo inceppato. Raddoppia per due giorni la quantità degli scarti da destinare a Grottaglie. Intesa con i gestori degli impianti: la lavorazione della frazione secca sarà portata da 3 a 6 giorni. Arriva da Bari uno spiraglio per l’emergenza rifiuti nel secondo Ambito territoriale. Ma i disagi restano in agguato e l’apparente calma che si percepisce nei 46 comuni dell’Ato potrebbe tramutarsi in una nuova bufera se il ciclo transitorio disposto dal commissario Nichi Vendola non riuscirà a sincronizzare al più presto i suoi meccanismi, fino a ieri ancora inceppati. Superato il problema della destinazione della frazione organica - che per un mese verrà trasportata nella discarica Ecolevante di Grottaglie - la questione si era concentrata nei giorni scorsi sulla frazione secca da trasformare in combustibile da rifiuto nel nuovo impianto “Progetto Ambiente” di Cavallino. A detta dei gestori della struttura cavallinese la biostabilizzazione dei rifiuti provenienti dall’Ato Le 2 risultava inadeguata. Troppo pochi tre giorni di “incubazione” per la frazione secca, che manteneva un grado di umidità superiore ai parametri necessari per poter procedere alla trasformazione in Cdr.
E così, ieri pomeriggio, la Regione ha deciso in accordo con le ditte di allungare a sei i giorni del trattamento. Questo consentirà all’impianto di Cdr di accogliere gli scarti provenienti da Poggiardo, fino ad ora stipati nei biotunnel senza la possibilità di uscirne per le condizioni poste dall’impianto di Cdr. Già nelle passate settimane la saturazione dell’impianto Sud Gas aveva determinato una serie di disagi a catena: lunghe file di autocompattatori a Poggiardo, attese interminabili per scaricare i rifiuti, servizi di raccolta a singhiozzo nei comuni. Una situazione da tempo in bilico che rischiava di esplodere nei giorni di Pasqua ma che fortunatamente si è riusciti a tenere sotto controllo grazie anche a misure straordinarie adottate dai sindaci dei comuni, dalla Provincia e dai gestori degli impianti. Ma anche ieri non sono mancati i disagi. Molti dei camion arrivati a Poggiardo non sono riusciti a scaricare, altri hanno atteso per quasi dieci ore. Si è così arrivati al vertice di Bari e alle decisioni che dovrebbero sbloccare sin da oggi la condizione di stallo degli impianti. All’incontro tenuto alla Regione hanno partecipato il commissario Nichi Vendola, il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, gli assessori Michele Losappio e Gianni Scognamillo, ed i rappresentanti delle ditte che gestiscono gli impianti a Poggiardo e Cavallino. Ma vediamo cosa cambierà. «L’ordinanza di Vendola - rammenta Scognamillo prevedeva che la frazione secca dell’Ato 2 venisse stabilizzata in tre biotunnel presso l’impianto Ambiente e Sviluppo di Cavallino. La qualità del prodotto, trattato solo per tre giorni, era stato tuttavia contestato dai gestori dell’impianto di Cdr. A Bari si è raggiunta una diversa intesa, per la quale la Provincia emanerà ora un’ordinanza. In particolare - spiega l’assessore - viene previsto che il rifiuto secco verrà stabilizzato per sei giorni e non più non più per tre. L’obiettivo si raggiungerà utilizzando tre biotunnel di Cavallino e tre biotunnel di Poggiardo. Poiché ogni tunnel corrisponde sostanzialmente al fabbisogno di una giornata, la disponibilità di sei biotunnel consentirà di allungare fino a sei giorni il ciclo di trattamento. Inoltre - aggiunge Scognamillo - l’Arpa inizierà da domani ad effettuare i prelievi in tutti gli impianti, sia a Cavallino che a Poggiardo, verificando le caratteristiche e le qualità delle varie frazioni, dall’umido al secco, fino al combustibile da rifiuto. Entro dieci o quindici giorni l’Arpa dovrebbe dirci quali sono gli esiti delle analisi». E a questo punto si tratterà di analisi molto dettagliate. «I riscontri verranno effettuati presso laboratori nazionali altamente specializzati - fa sapere l’assessore all’Am - biente - in modo da essere sicuri dei risultati». Ma cosa accadrà da oggi? « L’impianto di Cdr - fa sapere Scognamillo - accoglierà la frazione secca contenuta già da sei giorni nei bioutunnel di Cavallino. Nel frattempo, i rifiuti secchi trattati per tre giorni nei biotunnel di Poggiardo verranno inviati a Cavallino dove stazioneranno per altri tre giorni prima di essere avviati a produzione di cdr». Uno scatto in avanti dovrebbe registrarsi da oggi anche per la frazione organica. «Per poter recuperare il ritardo accumulato nei giorni scorsi - riferisce l’assessore - la discarica di Grottaglie accoglierà per due giorni il doppio delle quote provenienti da Poggiardo. Queste soluzioni - auspica Scognamillo - dovrebbero rimettere in moto il ciclo che negli ultimi giorni andava avanti in maniera stentata». [p.b.]
-----------------------------------------

http://www.consiglio.puglia.it/applicazioni/cadan/cms_AgenziaNotizie/dataview.aspx?id=153935  Agenzia nr. 1119 del 15/04/2009
Tagliente: “Vendola considera ancora Taranto la pattumiera della regione” 
“Evidentemente il presidente Vendola continua a considerare la provincia di Taranto come la pattumiera della nostra regione”. Lo sostiene in una nota il consigliere regionale, Nicola Tagliente.
Vendola, infatti – evidenzia Tagliente - ha prorogato di altri 30 giorni il conferimento dei rifiuti provenienti dal bacino Lecce/2 nella discarica di Grottaglie. Continua così un atteggiamento, da parte del centrosinistra regionale, che scientificamente penalizza la Provincia di Taranto e ne mina i suoi già precari equilibri ambientali. Invito, pertanto, gli amministratori del centrosinistra ad avere uno scatto d’orgoglio”.
“Anche se ormai si è in campagna elettorale - ribadisce Tagliente - il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido (che ha scritto solo una breve nota...), i sindaci di Grottaglie e Fragagnano, Bagnardi e Alfonso, trovino il coraggio per protestare duramente contro il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, capolista alle Europee per il suo neonato movimento politico”.
“Spero che il 6 e 7 giugno, i cittadini di Grottaglie e Fragagnano si ricordino di chi - conclude Nicola Tagliente - ha trattato il loro territorio come una grande pattumiera in cui si può scaricare tutto ciò quel che si vuole”. ---------------

http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3201&catid=3201
Scritto da Antonio Romano    Mercoledì 15 Aprile 2009 05:42  
Rifiuti, camion in fila a Poggiardo. Astore: ”Riaprite discarica di Nardò”
Poggiardo (Lecce), l’impianto della Sud Gas funziona a singhiozzo. Ieri nuove code dei camion, oggi assicurata la raccolta. Il sindaco Astore parla di problema etico e morale di fronte al trasferimento dei rifiuti a Grottaglie. “Vergognoso, riaprite la discarica di Nardò”. “Riaprite la discarica di Nardò”. Il sindaco di Poggiardo Silvio Astore non usa mezzi termini e di fronte a nuovi problemi per il ciclo dei rifiuti con i camion in attesa fuori dall’impianto di Poggiardo, non nasconde un vecchio nervo scoperto. “E’ vergognoso che bisogna chiedere solidarietà ai comuni della provincia di Brindisi, di Bari, di Foggia e invece non si fa nulla per riaprire la discarica di Nardò. E’ un problema etico e morale e non si sa per quale arcano motivo non si può parlare della discarica di Nardò. Lo dico senza indugio e con cognizione di causa, la discarica di Nardò non ha esaurito le cubature disponibili e per 7 o 8 mesi, potrebbe accogliere i rifiuti biostabilizzati a Poggiardo finché non saranno pronti i nuovi impianti dell’Ato Lecce 2. Nessuno mi smentisce e questo significa che a Nardò i volumi ci sono. Invece tutto resta nel silenzio e siamo costretti a portare i rifiuti a Grottaglie”.
Ieri dicevamo nuova giornata concitata a Poggiardo con l’impianto della Sud Gas che funziona a singhiozzo. Sono ormai quasi 20 giorni che gli auto compattatori non riescono a scaricare regolarmente i rifiuti nella discarica di Poggiardo e ieri mattina la situazione è quasi precipitata. “E’ ormai dall’inizio del mese – raccontano alcuni camionisti – che siamo fermi ad aspettare per poter scaricare i rifiuti. Fino all’altro ieri, lo scarico avveniva ogni due giorni, da ieri mattina siamo totalmente fermi. Ci mettiamo in fila e aspettiamo facendo i turni con i colleghi”. Sin dalla mattinata di lunedì davanti all’ingresso della discarica, la fila di autocompattatori provenienti dai paesi del bacino d’Ambito dell’Ato Lecce 2 continuava ad aumentare in attesa di conferire i rifiuti in discarica. La situazione è sempre sull’orlo del collasso poiché sussistono ancora dei problemi nell’impianto di Cavallino che rappresenta l’anello di congiunzione tra tutte e tre le Ato. A Cavallino deve arrivare la frazione secca biostabilizzata degli altri ambiti, quindi anche dell’impianto di Poggiardo per tutto l’Ato Lecce 2. Poiché a Cavallino non si è ancora risolto il nodo della qualità del materiale da trasformare in Cdr, di conseguenza il ciclo rallenta e i biotunnel di Poggiardo sono rimasti pieni. Questo fa sì che nell’impianto di Poggiardo non possa entrare altro rifiuto “Tal quale” e così gli autotrasportatori non possono entrare e svuotare i camoin.
Già nei giorni scorsi si era parlato della discarica di Poggiardo e a farlo era stato l’assessore provinciale Gianni Scognamillo in merito alla decisione del commissario regionale straordinario Nichi Vendola di conferire il materiale biostabilizzato prodotto dall’impianto Sud Gas di Poggiardo nell’impianto di Grottaglie. Trasferimento che avrà la durata di 30 giorni a partire dallo scorso 8 aprile. La decisione è stata adottata in seguito ai risultati poco convincenti delle analisi effettuate da Arpa Puglia sul materiale biostabilizzato nell’impianto di Poggiardo. Quindi la discarica di Autigno a Brindisi non ha accettato quei rifiuti che invece saranno trasferiti a Grottaglie in attesa delle nuove analisi dell’Arpa. Il nuovo campionamento dell’Arpa sarà effettuato oggi e poi bisognerà attendere almeno quattro o cinque giorni per i risultati delle analisi. Intanto nella serata di ieri la situazione è ritornata quasi alla normalità. E per oggi la raccolta dei rifiuti sarà assicurata regolarmente nei 46 comuni dell’Ato Lecce 2 in attesa che “sulla riapertura della discarica di Nardò giungano parole e proposte - come dice il sindaco Silvio Astore - e non invece solo silenzio”.
----------------------------------------------

In data 15 aprile 2009 Vigiliamo ha chiesto a Vendola, commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, copia degli atti con cui stabilisce l'invio a Grottaglie -invece che nella discarica di Autigno- dei rifiuti provenienti dall'impianto di Poggiardo, e copia degli atti con i quali precedentemenete aveva stabilito l'invio degli stessi rifiuti nella discarica di Autigno.

----------------------
Corriere mezzogiorno domenica 12 aprile 2009 pag.7 http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/13-aprile-2009/rifiuti-camion-scaricano-ma-ancora-emergenza-martedi-nuovo-vertice-bari-1501181077013.shtml
         Il caso
Rifiuti: i camion scaricano ma è ancora emergenza, martedì nuovo vertice a Bari nell’impianto di Poggiardo svuotati i compattatori. L’assessore Scognamillo: «Abbiamo evitato una crisi»
LECCE — Passare la Pasqua con i rifiuti per strada è stato un rischio reale. Lo hanno cor­so soprattutto le perle del turi­smo salentino come Gallipoli e Otranto che avrebbero offerto turisti uno spettacolo indecoro­so. Solo in extremis, ieri matti­na, i vertici dell’Ato Lecce 2, in­sieme all’assessore provinciale all’Ambiente, Gianni Scogna­millo, sono riusciti a rimediare, anche se solo temporaneamen­te, agli affanni con cui i 16 bio­tunnel di Poggiardo stanno trat­tando le 300 tonnellate di spaz­zatura che arrivano ogni giorno dai 46 comuni del bacino. La raccolta in queste ore do­vrebbe avvenire normalmente e tutto il materiale sarà stipato in 12 grandi camion. Ma è solo il puntello che tiene in piedi per qualche ora un sistema pri­vo di equilibrio. Perché è del tutto evidente che non funzio­na il meccanismo approntato dalla struttura commissariale per traghettare il Salento fuori dall’emergenza. Nichi Vendola, con l’ordinanza 64 del 2009, aveva stabilito che la frazione umida biostabilizzata dell’Ato 2 doveva essere trasportata nella discarica brindisina di Autigno. Ma ciò è stato impossibile per­ché il materiale trattato a Pog­giardo non ha le caratteristiche richieste. E allora Vendola ha dovuto correggere il suo stesso provvedimento ordinando, in corsa, una deviazione su Grotta­glie, nella cui discarica viene trasferita da qualche giorno la frazione organica. A tutto que­sto si aggiungano le discrasie al­la piattaforma di Cavallino, do­ve il Cdr va a singhiozzo. Sinda­ci ed abitanti temono di ritro­varsi con i rifiuti per strada co­me accaduto all’inizio di genna­io con il blocco della discarica di Ugento. Giuseppe Venneri, sindaco di Gallipoli, si sfoga: «Preso atto che il ciclo non fun­ziona, apriamo la discarica di Nardò. Lo dico con dispiacere, ma credo che non ci sia altra scelta se non vogliamo passare un’estate da incubo». Cerca di rasserenare gli animi l’assesso­re Scognamillo. «Oggi (ieri, ndr) tutti i camion in fila a Pog­giardo - dice - sono stati fatti passare e gli impianti hanno la­vorato normalmente. Ma è chia­ro che c’è qualcosa che non va e per questo martedì prossimo sarò a Bari, dove, con i tecnici, cercherò una soluzione. Malgra­do tutto credo che non bisogna cambiare nulla - insiste Scogna­millo - , ma solo aggiustare quel­lo che non va». Secondo il presidente del­­l’Ato 2, Silvano Macculi, la dura­ta dei processi di stabilizzazio­ne imposta dal Commissario è troppo ridotta: 60 ore anziché 3 settimane per il secco e 20 gior­ni per l’umido, contro le otto settimane previste. Conseguen­za: i rifiuti secchi mantengono un alto tasso di umidità giun­gendo ancora carichi di liquidi al Cdr di Cavallino. Stesso di­scorso per l’organico, mai accet­tato dalla discarica brindisina di Autigno e quindi dirottato a Grottaglie.  Antonio Della Rocca
------------------
Corriere mezzogiorno domenica 12 aprile 2009 pag.7
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/13-aprile-2009/presidente-provincia-giovanni-pellegrino-vendola-ci-ha-lasciati-soli--1501181095328.shtml
         L'intervista
Il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino: «Vendola ci ha lasciati soli» «Siamo costretti a gestire una situazione piena di problemi e ci riusciamo solo per il nostro impegno»
LECCE — E’ verso Bari che rivolge l’indice accusatorio. Verso la struttu­ra commissariale presieduta da Nichi Vendola «rea» di avere progettato una macchina che, anziché tenere pu­lito il Salento, perde colpi mostrando­si inadeguata. Ma il presidente della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegri­no, fa una premessa: «Voglio esprime­re gratitudine all’assessore Gianni Scognamillo che ha trascorso il Saba­to Santo a Poggiardo per non far tro­vare il Salento pieno di rifiuti ai tanti turisti presenti. Grazie anche all’asses­sora Maria Rosaria Manieri per il lavo­ro che ha fatto».
Presidente, il ciclo dei rifiuti in questi giorni ha rischiato il tracollo.
«Scognamillo ha messo riparo ad errori che non abbiamo commesso noi. Siamo costretti a gestire una si­tuazione piena di problemi e ci riu­sciamo solo grazie al’impegno della struttura provinciale, perché altri­menti i turisti avrebbero trovato le cit­tà con i rifiuti in mezzo alle strade».
La Regione vi ha lasciati soli?
«Stare in trincea è diventato inevi­tabile per riparare a mancanze non nostre».
Faccia un esempio.
«Hanno voluto fare l’accordo con la discarica di Autigno, la quale ha bi­sogno di un biostabilizzato che deve avere caratteristiche migliori e supe­riori rispetto a quello che l’impianto di Poggiardo è stato autorizzato a pro­durre. Che senso ha? Se è pacifico che la Sud Gas produce quel tipo di biosta­bilizzato si deve trovare un recapito diverso».
A Cavallino le cose non vanno me­glio.
«L’impianto di Cdr non è coordina­to bene con quello di biostabilizzazio­ne e in più tutte le aziende coinvolte nel ciclo dei rifiuti pensano soltanto a farsi dispetti dopo avere in questi an­ni riempito una discarica di carte bol­late. Continuano questa guerra tra di loro fregandosene del territorio. Per tutto questo sono mol­to arrabbiato: mi han­no rovinato la Pasqua. Questi non sono erro­ri nostri, perché la Pro­vincia non ha gestito né gare, né aggiudica­zioni, ne autorizzazio­ni ».
La fase transitoria durerà ancora diver­si mesi. Teme altri problemi?
«Mi vado convincendo che anche quando saranno costruiti i biostabiliz­zatori di Poggiardo e la discarica di soccorso di Corigliano d’Otranto, che stanno ancora nelle mani di Dio, l’im­pianto di biostabilizzazione di Ugen­to, che sta un po’ più avanti, la discari­ca della Lecce 3, che è ancora a zero, ci sarà sempre una soglia di crisi per questioni di coordinamento».
Presidente, è deluso?
«Siccome sto per lasciare voglio raccontare alla gente come sono anda­te veramente le cose». Antonio Della Rocca Corriere mezzogiorno domenica 12 aprile 2009 opag.7

Da La Gazzetta del Mezzogiorno 11.4.2009

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=236600&IDCategoria=11
Già oggi i rifiuti di Lecce in discarica a Brindisi
La riattivazione del ciclo provvisorio - cioè fino all'entrata in esercizio dei nuovi impianti previsti a Poggiardo e Corigliano - garantirà il ristabilirsi delle condizioni igieniche in quei comuni. Già oggi la discarica di Autigno (a Brindisi) potrà cominciare ad accogliere i rifiuti dell’Ato Lecce 2. E tanto l’impianto di Poggiardo quanto i comuni dell’Ambito territoriale potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo, archiviando quella che negli ultimi giorni si andava profilando come una nuova emergenza. La buona notizia arriva da Bari. L’ufficio del commissario per l’emergenza ambientale ha stilato una relazione che nella serata di ieri è stata sottoposta alla firma di Nichi Vendola. Il documento riguarda le caratteristiche della frazione organica stabilizzata ormai da più di un mese nei biotunnel della Sud Gas. Un trattamento che in base alle analisi dell’Arpa sarebbe risultato idoneo, così da poter soddisfare le condizioni che erano state poste dai gestori della discarica di Autigno (si chiedevano scarti pienamente inertizzati per attività di copertura). Grazie alla certificazione, i rifiuti stoccati a Poggiardo potranno ora essere gradualmente trasferiti nell’impianto brindisino, mentre i biotunnel della Sud Gas cominceranno a svuotarsi per consentire ai comuni di riprendere normalmente le attività di conferimento. La riattivazione del ciclo provvisorio - cioè fino all’entrata in esercizio dei nuovi impianti previsti a Poggiardo e Corigliano - garantirà il ristabilirsi delle condizioni igieniche in quei comuni che da qualche giorno mostravano i primi segni di cedimento nei servizi di raccolta e smaltimento, da Nardò a Gallipoli. Una Pasqua, dunque, senza rifiuti per strada, come qualcuno aveva paura che accadesse. Nel frattempo, anche l’impianto «Progetto Ambiente» di Cavallino per la produzione di cdr (combustibile da rifiuto) ha iniziato da alcuni giorni a trattare la frazione secca stabilizzata a Poggiardo, garantendo anche in questo caso la necessaria continuità al ciclo provvisorio nell’Ato Le/2.
------------------------------

Vigiliamo aveva scritto dopo le prime notizie che i rifiuti sarebbero arrivati a Grottaglie:

Un altro inaccettabile atto di arroganza autoritaria da parte di Vendola, commissario straordinario per l’emergenza rifiuti e presidente di tutta la regione Puglia

Il comitato Vigiliamo per la discarica respinge con forza l’ordinanza del Commissario regionale straordinario sui rifiuti Vendola, in cui si stabilisce che il materiale biostabilizzato prodotto dall’impianto Sud Gas di Poggiardo venga conferito, per i prossimi trenta giorni, presso l’impianto di Grottaglie mentre la precedente ordinanza li destinava all’impianto di Autigno in provincia di Brindisi.

Questa ordinanza firmata da Vendola ieri, mercoledì 8 aprile, è un ennesimo atto di arroganza autoritaria nei confronti dei cittadini di Grottaglie e S.Marzano, che hanno la colpa di risedere a poche centinaia di metri dalla discarica Ecolevante, alla quale continuano ad essere destinati i rifiuti provenienti dall’impianto Sud Gas di Poggiardo.

A quanto pubblicato dal giornale on line “Il Paesenuovo.it”  di mercoledì 8 aprile “questa decisione è stata presa a seguito dei risultati delle analisi effettuate da Arpa Puglia sul materiale biostabililzzato di Poggiardo, che hanno dato esiti ancora insufficienti per una valutazione conclusiva”. (http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3048:rifiuti-da-poggiardo-a-grottaglie-la-nuova-decisione-del-commissario-regionale&catid=16&Itemid=57)

Quindi quanto non va bene per la discarica di Brindisi, va invece bene per la discarica di Grottaglie!

Pertanto, il comitato Vigiliamo per la discarica invita le Autorità competenti -Sindaco di Grottaglie Bagnardi, presidente della provincia jonica Florido e presidente della ASL- a reagire adeguatamente a questa autoritaria e pericolosa imposizione che fa del territorio di Grottaglie un territorio “legibus solutus”. Le autorità joniche devono chiedere anche per il nostro territorio il rispetto delle leggi che sono valide per tutto il territorio nazionale!

Il comitato inoltre informa che questo stesso comunicato viene inviato anche alla Procura di Taranto per le indagini di sua competenza.

E nello stesso tempo invita ancora una volta il commissario Vendola, nonché presidente di tutta la regione Puglia, a far pubblicare sul sito della Regione tutti gli atti da lui emanati in qualità di Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. La cittadinanza jonica ha il diritto di conoscere tempestivamente quanto viene deciso sulla sua pelle!   ***   ***   ***

27 Apr 2009

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA

by lol4446943 @ 27 Apr 2009 10:34 pm
4446943 It is my comment http://nyanya.hostse.com/guaranteed-loans-for-military.html guaranteed loans for military
http://nyanya.hostse.com/instant-approval-cash-advance.html instant approval cash advance
http://nyanya.hostse.com/instant-money-loans.html instant money loans
http://nyanya.hostse.com/icici-bank-personal-loan.html icici bank personal loan
http://nyanya.hostse.com/instant-online-loans.html instant online loans
http://nyanya.hostse.com/instant-credit-loan.html instant credit loan
http://nyanya.hostse.com/federal-loans-online.html federal loans online
http://nyanya.hostse.com/instant-on-line-loans.html instant on line loans
http://nyanya.hostse.com/for-a-payday-loan-in.html for a payday loan in
http://nyanya.hostse.com/high-risk-unsecured-personal-loan.html high risk unsecured personal loan