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Decreto rifiuti - Italia si adegua a direttiva UE

i punti salienti del decreto:
- definizione di materia seconda
- definizione di sottoprodotto
- riutilizzo di terre e rocce da scavo
- definizione di Cdr
- tracciabilità dei rifiuti, Sistri
- target di recupero di alcuni materiali

Rifiuti. Italia si adegua a direttiva Ue. Prestigiacomo plaude Il ministro: Riordinata tutta la filiera

Rifiuti. Italia si adegua a direttiva Ue.
Roma, 16 apr. (Apcom) - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea del 2009 sui rifiuti. "Il decreto era molto atteso - spiega il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo - perchè finalmente si riordina e semplifica tutto il sistema della gestione dell'intera filiera dei rifiuti introducendo vantaggi ed elementi di modernizzazione per le imprese, per i cittadini e, in generale, per il sistema paese". Di seguito i punti salienti del decreto: - la definizione di materia seconda. Ad esempio: rottami ferrosi o la carta usata fino ad oggi erano considerati rifiuti, ora potranno essere riutilizzati secondo le regole non più dei rifiuti ma, appunto, delle "materie seconde"; - la definizione di sottoprodotto (i trucioli della lavorazione del mobile, gli sfridi della lavorazione del metallo, etc). Anche in questo caso il nuovo decreto stabilisce regole più semplici e più concrete per il riuso evitando tutta la trafila di adempimenti e costi legati al rifiuto; -il riutilizzo di terre e rocce da scavo. Sino ad ora tutte le imprese che realizzavano infrastrutture (strade, autostrade, immobili, metropolitane) erano costrette a smaltire il materiale scavato come rifiuto (con adempimenti e ancora oneri annessi, come portarlo in discarica) e acquisire nuovo materiale per le attività di costruzione delle opere. Oggi invece se il materiale di risulta non è contaminato verrà considerato un sottoprodotto e potrà essere riutilizzato in loco; -la definizione di Cdr. Viene reintrodotta la nozione corretta di Combustibile da Rifiuti. Ciò consentirà all'Italia, analogamente a quanto già fatto a Fusina e a quanto accade normalmente nei distretti industriali del nord Europa, di produrre energia dai rifiuti, considerando quindi il rifiuto non più uno scarto ma una risorsa economica, con vantaggi sia in termini ambientali che di bolletta energetica. - tracciabilità dei rifiuti - Sistri. Inquadra nell'ambito normativo europeo il recente provvedimento istitutivo del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali. - target di recupero di alcuni materiali. Per vetro, carta, plastica e metalli viene fissata al 2020 una soglia tassativa minima di recupero, il 50%. Secondo il ministero dell'Ambiente ll decreto definendo un sistema basato sul recupero e riutilizzo dei prodotti permetterà di realizzare sostanziali economie in materia di bolletta energetica nazionale, costi per le famiglie sia in termini energetici che di beni di consumo, costi per le imprese. Copyright APCOM (c) 2008

http://www3.lastampa.it/ambiente/sezioni/news/articolo/lstp/189702/

17 Apr 2010

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA