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Urgente agire immediatamente

Discarica, piattaforma, ampliamento cava Ecolevante: occorre agire IMMEDIATAMENTE  “Nel caso della discarica di Grottaglie l’investimento di 41 milioni di euro … non va rapportato solo con l’utile previsto, ma … anche con le reazioni del territorio “colonizzato” (in merito basta leggere i siti pugliesi)”. Afferma un quotidiano di Cremona
Bene. Sindaco, Giunta e Assessore all’ambiente, ora bisogna dimostrare con i fatti, anzi, attenzione, con atti amministrativi ben fatti (e non ad usum Ecolevante!) che non siamo “territorio colonizzato” !  

comitato Vigiliamo per la discarica onlus
Comunicato del 4 gennaio 2011
     

Discarica, piattaforma e cava Ecolevante
occorre agire immediatamente

Due volte è stato portato in Consiglio, dalla minoranza, l’argomento discarica. Ora è tempo che Sindaco, Giunta e Assessore all’ambiente prendano iniziative concrete e informino i cittadini mano a mano che queste sono messe in atto. La sezione “monitoraggio ambientale discarica”, nel sito del Comune, non viene aggiornata dal 2009, e non è stata aggiornata neppure dopo le sollecitazioni già espresse nel Consiglio di settembre.

Il comitato Vigiliamo per la discarica, con questo comunicato, vuole informare su come stanno attualmente le cose riguardo eventuali ampliamenti della discarica gestita da Ecolevante spa [La società Ecolevante Spa oggi gestisce unicamente la discarica di Grottaglie (TA) http://www.ecolevante.it/ ndr], i progetti, sempre presentati dalla stessa società,  riguardanti  la costruzione della “piattaforma per la selezione e l’inertizzazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi” e l’ampliamento della cava in contrada Amici gestita da Ecolevante.

Ampliamenti discarica
Nell’ultimo Consiglio del 23 dicembre u.s. è stato evidenziato dinanzi agli occhi del Sindaco, dell’Assessore all’ambiente, della Giunta e del Consiglio comunale il rischio concreto che la discarica possa essere ancora ampliata. Infatti il gruppo Lgh - comprendente le municipalizzate di Cremona (AEM) Pavia (ASM), Lodi (ASTEM), Rovato (Cogeme) e Crema (SCS/SCRP) – acquistando l’85% della Ecolevante spa, lo ha fatto proprio anche nella prospettiva di futuri ampliamenti, come espressamente dichiarato nel sito “Lenea-Ambiente” dalla stessa municipalizzata Lgh. dove si leggeva, fino all’ottobre scorso:
“Ecolevante è titolare di una discarica per RSNP per una capacità tot. di 1.600.000 m2 (lotto 1 e 2). Il lotto 1 è stato coltivato in maniera continuativa dal sett. 1999 al mar. 2002, mentre il lotto 2 è coltivato dal mar. 2002 ed è totalmente utilizzato. Ecolevante ha ottenuto l'autorizzazione ad un ampliamento della discarica di 2.334.000 mc (lotto 3) con scadenza di 10 anni prolungabile fino al completamento: l'attività di conferimento è iniziata nell'agosto del 2008 e nel corso del 2009 sono state conferite 241.000 t di rifiuti. Il sito relativo al lotto 3 è di proprietà di Ecolevante così come cs. 50 ettari di altri terreni circostanti che rappresentano un ampliamento naturale dell'attività di discarica. Di questi ultimi, 3 ettari sono oggi autorizzati per attività di escavazione, mentre per i restanti terreni è stato presentato progetto di ampliamento di cava per sfruttare gli stessi ai fini della vendita di materiali tufacei e calcarei (Cava del Prete e Cava Contrada Amici)”.

Abbiamo detto“si leggeva” perché ora la parte scritta in grassetto non c’è più. Ma ne è rimasta traccia.

Ma oltre alla notizia della vendita, il quotidiano di Cremona e Crema, La Provincia  http://rassegna.acegas-aps.net/dataload/rassegna_pdf/pdf_articoli/2011011817660591.pdf
e il giornale on line  di Cremona, Cives http://civescremona.wordpress.com/2011/10/13/il-comune-imprenditore-nel-trend-del-mercato/ affrontano la questione da altri interessanti punti di vista.

Il quotidiano La Provincia nella rassegna del 18 gennaio 2011, titola “Lgh è sbarcata in Puglia per il business dei rifiuti” e riporta le giustificazioni espresse dal sindaco di Cremona per dimostrare, soprattutto alla Lega contraria all’investimento in Puglia, che “acquisire quella discarica è un’opportunità”  poiché “ si tratta di un progetto positivo dal punto di vista economico e della redditività …” , “una quota di controllo della società Ecolevante, proprietaria di una vasta area in Puglia nel comune di Grottaglie … è una importante operazione … per ricercare quegli effetti di ricerca di risorse generate da attività che rientrano nel suo core business, seppure gestite fuori dai territori tradizionali” soprattutto perché “… il piano industriale di Lgh per il prossimo triennio prevede la realizzazione di importanti interventi sul nostro territorio …” Territorio che corrisponde all’area lombarda comprendente i Comuni ai quali fanno capo le municipalizzate. Praticamente è come dire “i rifiuti andranno al Sud e i proventi saranno investiti al Nord”.

Ma a tanto ottimismo risponde in modo molto più realistico e molto meno entusiasta il giornale on line di Cremona, Cives,  del 13 ottobre 2011. Il quale titola “Il Comune imprenditore nel trend del mercato” ; quindi critica la“disinvoltura con cui i comuni, attraverso le loro partecipate, sono disposti a sobbarcarsi il rischio d’impresa. Disinvoltura cui Cives ha dedicato molta attenzione, denunciando l’eccessiva proliferazione di società nate dalle vecchie municipalizzate; l’uso spesso politico delle medesime; le carenze nel controllo democratico e nella selezione degli amministratori; la degenerazione cui conduce la ricerca del business” . E inoltre aggiunge:  “Nel caso della discarica di Grottaglie l’investimento di 41 milioni di euro … non va rapportato solo con l’utile previsto, ma … anche con le reazioni del territorio “colonizzato” (in merito basta leggere i siti pugliesi)”.

Bene. Sindaco, Giunta e Assessore all’ambiente, ora bisogna dimostrare con i fatti, anzi, attenzione, con atti amministrativi ben fatti (e non ad usum Ecolevante!) che non siamo “territorio colonizzato” !

La consigliera Etta Ragusa, nel Consiglio comunale del 23 dicembre, ha sollecitato una presa di posizione decisa da parte del Sindaco e dell’attuale amministrazione perché con atti amministrativi concreti, validi e realmente efficaci sia cancellata qualsiasi anche solo remota possibilità che sia ulteriormente ampliata la discarica Ecolevante anche dai presunti nuovi “colonizzatori”.

Si deve sapere infatti nei Comuni di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema, oltre che nella stessa Lgh, e lo si deve sapere in maniera netta e inequivocabile, che non si accetteranno a Grottaglie ulteriori ampliamenti di discarica, né di cave, e che non si daranno permessi per alcuna piattaforma.

Nella prospettiva in cui intende muoversi Vigiliamo per la discarica anche per sollecitare e spingere l’Amministrazione comunale, si sappia fin d’ora che le sole parole del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente (e men che meno le parole di segretari di partito o capigruppo ecc.), con le quali si volesse smentire qualsiasi possibilità di ampliamenti della discarica senza atti amministrativi concreti validi ed efficaci, rimarrebbero, naturalmente, non solo ben poca cosa, ma rafforzerebbero la convinzione che si intende ancora tergiversare e prendere in giro i grottagliesi e tutti i cittadini che soffrono la presenza di questa pesantissima e lunghissima ipoteca sulla salute e sull’ambiente.

Il consigliere Gianfreda ha proposto di intervenire subito dal punto di vista tecnico con adeguate varianti al piano regolatore; di controllare tutte le cave esistenti nel nostro territorio; di vigilare su nuove richieste di cave o di ampliamenti delle medesime; e di emettere atti amministrativi con i quali si ribadisca chiaramente che, in caso di dismissione, le stesse cave dovranno essere colmate così come prevede la legge e non trasformandole in altre discariche.

Il consigliere Stefani, presidente della II Commissione consiliare (Assetto del territorio e lavori pubblici),  ha rappresentato la necessità che sia rivista la convenzione che il comune ha sottoscritto con Ecolevante spa, e ha convocato per il prossimo 5 gennaio la II Commissione per parlare della richiesta di ampliamento della cava in contrada Amici.

Le volete accogliere queste sollecitazioni? O siete incapaci di agire o reagire? O, peggio, siete stati “colonizzati”?


Piattaforma
Come già detto, si tratta di una “piattaforma per la selezione e l’inertizzazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi”, è questa la sua denominazione. Essa è  in pratica un opificio che si dovrebbe realizzare su un’area di 10 ettari e dovrebbe comprendere anche una costruzione a più piani e 4 silos.

Il progetto continua ad essere presentato e ritirato periodicamente. Già nel 2004 la Ecolevante spa presentò un progetto di piattaforma, per rifiuti pericolosi e non pericolosi, annessa al 1° e 2° lotto. In seguito il progetto fu fermato per l’azione sollecita svolta dal comitato Vigiliamo per la discarica che presentò due memorie, con relative e dettagliate osservazioni, nel 2004 e nel 2005.

Ma, a distanza di qualche anno, il progetto per la costruzione della piattaforma è stato ripresentato come struttura annessa al 3° lotto, dopo essere stato opportunamente modificato, secondo quanto riferisce il Bollettino Ufficiale delle Regione Puglia del 2 dicembre 2010.

Il dieci aprile 2011 un comunicato di Sinistra ecologia e libertà (Sel) annunciava che il progetto era stato definitivamente ritirato http://tuttoilresto-noia.blogspot.com/2011/04/piattaforma-inertizzati-stop-ecco-la.html. A tale comunicato Vigiliamo ribadiva che il progetto per la  piattaforma avrebbe potuto sempre essere ripresentato http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/articolo.php?subaction=showfull&id=1302541969&archive=&start_from=&ucat=5&  .

Infatti nel Consiglio comunale del 27 settembre 2011 il neo Assessore all’ambiente Gianmarco Lupo, rispondendo all’interrogazione del consigliere D’Alò, annunciava che per la piattaforma c’era stata una conferenza di servizi il 4 luglio 2011 alla quale egli stesso aveva partecipato; che  nel progetto presentato da Ecolevante mancavano alcune schede tecniche; che l’iter non era concluso. Nel Consiglio del 23 dicembre scorso l’assessore Lupo ha ripetuto quanto sostanzialmente già detto.

Ma non basta. Vogliamo essere informati momento per momento, come cittadini e come comitato. Vogliamo che sia aggiornato  il sito del Comune e che vengano date tempestive informazioni sull’andamento di ogni iter  di autorizzazione, non solo riguardante discarica e piattaforma, ma anche cave o ampliamento di cave, e non solo in località La Torre-Caprarica.

Cava Ecolevante progetto di ampliamento
Nell’ottica di quanto sopra esposto, ampliamenti di cave e quindi ampliamenti di discarica, proprio nella prospettiva confessata da Lgh nel suo sito (poi cancellato) dove si fa riferimento a progetti di nuove cave “che rappresentano un ampliamento naturale dell'attività di discarica” , sono il disegno politico –economico inquinante e nocivo dentro il quale la nostra comunità è stata ingabbiata da politica e politici irresponsabili. Tutto sembra infatti militare per occupare completamente i 50 ettari circostanti il III lotto e riempirli di decine e decine di milioni di metri cubi di terribili rifiuti industriali.

Infatti, durante il Consiglio comunale del 23 dicembre scorso l’assessore all’ambiente Gianmarco Lupo ha comunicato che il precedente 15 dicembre Ecolevante aveva presentato il progetto per l’ampliamento della cava in contrada Amici, specificando che si trattava di un vecchio progetto.

In realtà si tratta della ri-presentazione del progetto di ampliamento presentato da Ecolevante nel 2006. Un progetto per una mega-cava di circa 8 milioni e mezzo di metri cubi, su un'area di circa 33,8 ettari, pari a 338 mila mq. 

Ciò che l’Assessore non ha detto è che l'Ufficio Regionale VIA, con determina dirigenziale n. 2 del 13.1.2010, sul progetto di ampliamento della cava ha emesso parere sfavorevole di compatibilità ambientale http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=19.htm&anno=xli&num=28 .

E che l’Amministrazione comunale di Grottaglie, allora guidata da Bagnardi ma con assessore all’ambiente l’attuale Sindaco Alabrese, si mostrò allora tanto ignava da non esprimere alcun  parere nel procedimento di Valutazione di impatto ambientale (VIA) su un progetto di un impatto così enorme.
Ma il comitato Vigiliamo per la discarica anche per questo progetto comunicò, alle autorità competenti, puntuali, argomentate e pertinenti osservazioni, delle quali il Comitato tecnico regionale tenne conto, così come riportato nella determinazione  del 13 gennaio 2010 n. 2 del dirigente dell’ufficio VIA, pubblicata nel bollettino ufficiale della regione Puglia (Burp) n. 28 del 11-02-2010
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=19.htm&anno=xli&num=28  .
Ora, dopo l’acquisizione da parte dell’Lgh dell’85% di Ecolevante, ecco che il progetto viene ri-presentato. Ma la Lgh lo dava probabilmente per già presentato, se fino ad ottobre scorso si poteva leggere sul suo sito Linea-Ambiente “Il sito relativo al lotto 3 è di proprietà di Ecolevante così come cs. 50 ettari di altri terreni circostanti che rappresentano un ampliamento naturale dell'attività di discarica. Di questi ultimi, 3 ettari sono oggi autorizzati per attività di escavazione, mentre per i restanti terreni è stato presentato progetto di ampliamento di cava … (Cava del Prete e Cava Contrada Amici)”.
E con ragione parlava di “restanti terreni” dal momento che la cava, ove fosse autorizzata, occuperebbe 33,8 ettari che, con i 10 ettari destinati alla piattaforma, esaurirebbero quasi completamente i 50 circostanti il cosiddetto III lotto di proprietà della Ecolevante.

Sindaco e Assessore all’ambiente, quali atti amministrativi concreti intendete attuare per evitare che questa enorme area destinata a cava diventi “un ampliamento naturale dell'attività di discarica” ?

Vigiliamo continuerà a mantenere alta l’attenzione.

E il comitato Vigiliamo per la discarica, che è attivo dall’inizio del 2004, non si stancherà di ribadire che tutte le istituzioni di vigilanza e controllo, Comune-Provincia-Regione-Arpa-Asl, devono con assoluta solerzia e con la massima attenzione fare il proprio dovere perché la legge sia rispettata sia riguardo  ai progetti di nuove cave o di ampliamenti, sia riguardo al loro riempimento una volta dismesse.

Non c’è tempo da perdere. E lo dimostrano tre circostanze *:  la concomitanza di ben due  richieste di autorizzazione nella stessa area: progetto per la piattaforma e ampliamento della cava in contrada Amici; e il fatto che dalla Lgh, società acquirente dell’85% della proprietà Ecolevante, i 50 ettari di terreni circostanti il III lotto siano ritenuti “un ampliamento naturale dell'attività di discarica”.

(*) per avere un'idea della vastità dell'area interessata, questo sito riporta la foto con la didascalia delle zone e delle loro destinazioni http://www.oraquadra.it/cronaca/1343-vigiliamo-discarica-piattaforma-e-cava-ecolevante-occorre-agire-immediatamante.html 

05 Jan 2012

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA