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CAVA no del Comune
CAVA il Comune nega l’autorizzazione di impatto ambientale per la cava Era ora! Un articolo del 12 gennaio 2017 riporta le principali ragioni del rifiuto dell’Amministrazione D’Alò alla seconda richiesta di ampliamento della cava in contrada Amici, attigua al terzo lotto, presentata dall’attuale gestore della discarica ex Ecolevante. È la prima volta che succede! È la prima volta che viene respinta con atti concreti una delle incessanti richieste del gestore. E Vigiliamo per la discarica, comitato attivo dal 2004, non può che essere soddisfatto per questo nuovo corso della Giunta, di cui fa parte l’assessore all’ambiente Mariagrazia Chianura. Infatti alla prima richiesta di ampliamento, presentata nel 2006 dal gestore della discarica, il Comune -amministrazione Bagnardi- non espresse alcun parere sul progetto. Mentre la Regione espresse dettagliato e motivato “parere sfavorevole alla compatibilità ambientale…, tenuto anche conto delle osservazioni prodotte dal Comitato vigiliamo per la discarica”. E in merito alla seconda richiesta di ampliamento del 2011 nemmeno il sindaco Alabrese si pronunciò, sebbene la nuova legislazione regionale obbligasse i Comuni ad esprimersi sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) e il Consiglio di Stato, al quale la società di gestione aveva fatto ricorso, avesse ordinato al Comune di Grottaglie di pronunciarsi con provvedimento espresso. Sicuramente questo diniego non sarà accettato dal gestore della discarica. Ma i comitati Vigiliamo per la discarica e Territorio bene comune, con i portavoce dei cittadini residenti nella zona, continueranno la loro azione di sensibilizzazione e documentazione nei confronti dei cittadini e delle Istituzioni affinché questo diniego venga sostenuto in ogni sede di giudizio. Tuttavia, oltre alla richiesta mostruosa di ampliare di trenta volte la cava in contrada Amici, per un’area equivalente a 47 campi di calcio e una volumetria pari a 7 volte il Colosseo, ci sono altri gravi problemi riguardanti la discarica. A livello ambientale, gravi preoccupazioni suscitano la richiesta di raddoppio in verticale del terzo lotto, la mancata chiusura del primo e del secondo lotto, le continue emissioni nauseabonde, la sicurezza delle falde e dei pozzi che richiederebbe controlli specifici per verificare la eventuale presenza di metalli pesanti. E a livello economico il mancato pagamento delle royalties, che il gestore deve versare al Comune come stabilito da apposita convenzione e che, a quanto si dice, non vengono versate da circa un anno e mezzo. Pertanto Comune, Provincia e Regione hanno gravi responsabilità nel prendere decisioni che non aggravino la già pesante situazione ambientale non solo di Grottaglie, ma anche dei paesi che ricadono nell’area della cava e dei tre lotti della discarica. E sicuramente una sinergia continua tra le Istituzioni e tra queste e i Comitati potrà evitare ulteriori scempi e riparare per quanto possibile ai danni. Etta Ragusa coordinatrice comitato Vigiliamo per la discarica vedi anche: https://www.facebook.com/notes/eredità-discarica/cava-uno-scempio-che-ci-minaccia-da-10-anni-svegliamoci-/515172602011480 http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/articolo.php?subaction=showfull&id=1472197804&archive=&start_from=&ucat=5&

13 Jan 2017

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA