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21 APRILE 2018 ASSEMBLEA PUBBLICA DEL MAJ
21 APRILE 2018 ASSEMBLEA PUBBLICA DEL MAJ
canale 85 http://www.canale85.it/ambiente/grottaglie-ta-maj-non-saremo-la-pattumiera-della-puglia/
documenti letti (acclusi): La discarica di Grottaglie (I-II e III Lotto) ex Ecolevante, ora Linea ambiente-Lgh ; I problemi causati dalla presenza della discarica e ampliamento della cava adiacente al III lotto
domande sui problemi derivanti dalla discarica (accluso): Problemi causati dalla presenza della discarica e ampliamento della cava adiacente al III lotto
video risposte del Sindaco: https://www.facebook.com/100008726207747/videos/1853579364942919/?q=daniela%20vestita
video intervento dott.ssa D’Oria:https://www.facebook.com/100008726207747/videos/1853568154944040/


La discarica di Grottaglie (I-II e III Lotto)
ex Ecolevante, ora Linea ambiente-Lgh

La discarica di Grottaglie, in contrada La Torre-Caparica-Amici copre un tratto dell’antica via Appia. E i rifiuti che vi si smaltiscono non sono le immondizie di casa, ma rifiuti speciali cioè rifiuti industriali provenienti da ogni dove.

La zona è stata ceduta al business dei rifiuti e la discarica è aperta ininterrottamente da venti anni. Discariche dello stesso tipo si trovano a Statte (Italcave) e a Lizzano (Vergine). Ben tre nel raggio di 40 km, sulle cinque presenti in Puglia, e tutte e tre in provincia di Taranto.

A Grottaglie lo scempio è iniziato nel 1999 e ancora continua. Inoltre coinvolge anche il Comune di San Marzano, poco distante dalla discarica, soprattutto a causa dei cattivi odori.

A un primo lotto di circa 300.000 metri cubi, se ne è aggiunto nel 2000 un secondo di 1.275.000 metri cubi; e un terzo nel 2008 di 2.334.000 metri cubi.

I primi due lotti sono esauriti da dieci anni, ma non è ancora iniziata la fase di post gestione che per legge deve durare trenta anni. Il terzo lotto è in fase avanzata di esaurimento.

Ma la società che attualmente gestisce la discarica, Linea ambiente srl, società lombarda del gruppo Linea Group Holding, fin dal 2015 ha richiesto per il terzo lotto un raddoppio in altezza per incanalare le acque meteoriche, motivato prima come “ottimizzazione orografica dei profili attualmente autorizzati” e poi come “riprofilatura”.

Su tale richiesta hanno espresso parere negativo il Comune di Grottaglie, Asl, Arpa ed altri Enti, oltre ai Comitati. Invece l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e il Comitato tecnico provinciale hanno ribaltato il parere da negativo a positivo. Mentre la Regione ha espresso parere positivo di compatibilità paesaggistica. http://www.provincia.taranto.it/accesso-rapido/trasparenza-amministrativa/item/linea-ambiente-s-r-l-procedimento-coordinato-di-via-ed-aia-ai-sensi-del-d-lgs-n-152-2006-ed-art-5-bis-l-r-11-2001-e-s-m-i

E la Provincia, dopo un avviso di diniego e dopo un ridimensionamento della volumetria e dell’altezza da parte del gestore, il 5 aprile 2018 ha dato parere positivo, e ha rinnovato l’Autorizzazione integrata ambientale per 16 anni!

Pertanto alla volumetria attuale di 2.334.000 mc saranno aggiunti altri 1.480.000 metri cubi, per un totale di 3.784.000 mc. Fino a 16 metri di altezza e per la durata di 16 anni, cioè fino al 5.4.2034 ! Dopo dovrebbe iniziare la fase di copertura provvisoria (5 anni) e in seguito la post gestione (30 anni). In tutto altri 35 anni, arrivando al 2069, se non ci saranno ulteriori ampliamenti.

Tuttora in corso è la richiesta di Linea ambiente per ampliare una piccola cava dismessa, adiacente al terzo lotto, in contrada Amici. Di tale richiesta parleremo fra poco, quando esamineremo i problemi causati dalla presenza dei tre lotti della discarica di Grottaglie ex Ecolevante.
I problemi causati dalla presenza della discarica
e ampliamento della cava adiacente al III lotto

Il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per il terzo lotto già quasi completamente esaurito, e il diniego definitivo per il raddoppio in altezza del terzo lotto non sono gli unici problemi causati dalla presenza della discarica.

Ininterrottamente dai comitati e dai cittadini di Grottaglie e San Marzano continuano ad essere segnalati agli Enti preposti non solo i cattivi odori, ma anche la presenza di gabbiani, che non dovrebbero esserci su una discarica per rifiuti speciali, e camion che lasciano la discarica senza la regolamentare copertura.

Un altro grosso interrogativo lo pongono le fideiussioni, cioè le garanzie finanziarie che il gestore è tenuto a presentare.

Per le fasi di gestione e di gestione post-operativa, che per legge deve durare 30 (trenta) anni, il gestore ha presentato fideiussioni rilasciate da tre diverse società, come si legge nella determinazione della Provincia del 30 luglio 2014.

In particolare, per il I e II lotto, per la fase di gestione la scadenza delle fideiussioni è 2016 e 2017, e per la gestione post-operativa le fideiussioni presentate nel 1999 prevedono piani quinquennali rinnovabili. Invece per il III lotto le fideiussioni presentate hanno durata trentennale.

Risulta quindi inevitabile chiedersi se le fideiussioni per la post gestione del I e II lotto sono state rinnovate dopo la loro scadenza, e se siano congrue tutte le fideiussioni presentate per i tre lotti sia per le fasi di gestione che di post gestione.

Un altro serio problema è quello delle royalties non pagate e del tipo di Convenzione sottoscritta tra Comune e Società di gestione. Infatti da due anni il gestore non paga le royalties previste per un ammontare di oltre 2 milioni di Euro annui.

Altrettanto serio è il problema determinato dalla fase di post gestione del primo e secondo lotto. Tale fase, della durata di 30 anni e solo al termine della quale può dirsi ripristinato lo stato dei luoghi, dovrebbe iniziare dopo 5 anni dalla chiusura della discarica. Ma il primo e secondo lotto, dichiarati esauriti dal gestore nel 2008, risultano ancora in fase di copertura provvisoria, mentre la fase di post gestione sarebbe dovuta iniziare nel 2013.

Infine recenti autorizzazioni concesse dalla Regione e una ennesima richiesta avanzata dal gestore lascerebbero prevedere che lo scempio possa continuare.

Nel 2014 la Regione rilasciava a Linea ambiente, acquirente di Ecolevante, le autorizzazioni per un impianto per il trattamento del percolato prodotto in discarica e per la deroga di alcuni codici di rifiuti, condizionata a specifici controlli.

In base a queste due autorizzazioni, qualora fosse realizzato l’impianto, il percolato, che dal 1999 è sempre stato portato via per essere smaltito altrove in apposite strutture, sarebbe trattato e smaltito nella stessa discarica. E la deroga ad alcuni codici di rifiuti, già in atto, ammette lo smaltimento di alcuni tipi di rifiuti, a condizione che essi siano stati opportunamente trattati. Condizione che dovrebbe essere provata da costanti e specifici controlli.

E si arriva all’ennesima richiesta.

Si può immaginare una cava estesa come 47 campi di calcio e con una volumetria pari a 7 Colossei? Ebbene, il gestore ha presentato nel 2011 una simile richiesta, motivandola come ampliamento di una cava pre-esistente.

In realtà la cava che già esiste è dismessa da anni ed è molto piccola. E una richiesta simile fu già presentata nel 2006 e bocciata dalla Regione nel 2010 con serissime motivazioni.

Ma un ampliamento di cava di 8 milioni e mezzo di metri cubi, di 33,8 ettari di superficie e 30 metri di profondità di scavo, quale destinazione dovrebbe avere? Probabilmente discarica. Infatti la richiesta inoltrata è quella di ampliamento di una cava, autorizzata precedentemente alla legge regionale che ne vieta l’uso a discarica.

Problemi causati dalla presenza della discarica
e ampliamento della cava adiacente al III lotto

Puzze e irregolarità
Ininterrottamente dai comitati e dai cittadini di Grottaglie e San Marzano continuano ad essere segnalati agli Enti preposti: cattivi odori, presenza di gabbiani, camion che lasciano la discarica senza la regolamentare copertura
quali i controlli messi in atto o richiesti ad altri Enti dall’Amministrazione comunale?

Fideiussioni
Per le fasi di gestione e di gestione post-operativa, che per legge deve durare 30 (trenta) anni, il gestore ha l’obbligo di presentare adeguate fideiussioni. E adeguamento delle stesse garanzie finanziarie dovrà presentare dopo l’ultima autorizzazione che amplia in altezza il terzo lotto
le fideiussioni per la post gestione del I e II lotto, ancora in fase di copertura provvisoria, sono adeguate per i trenta anni della post gestione?
sono congrue le fideiussioni per il terzo lotto, per il suo ampliamento in altezza e per la fase trentennale di post gestione?

Royalties
Da due anni il gestore non paga le royalties previste dalla convenzione con il Comune di Grottaglie, per un ammontare di oltre 2.000.000 di € annui
quali provvedimenti sono stati presi dall’Amministrazione comunale?

Convenzione tra Comune e Società di gestione
quali sono le condizioni attuali della Convenzione sottoscritta tra Comune e Linea ambiente?

Post gestione I e II lotto
La fase di post gestione, della durata di 30 anni, dovrebbe iniziare dopo 5 anni dalla chiusura, dichiarata dal gestore nel 2008.
Perché dopo 10 anni dalla chiusura la fase di post gestione del primo e secondo lotto non è ancora iniziata?

Impianto per lo smaltimento del percolato prodotto in discarica
Nel 2014 la Regione rilasciava a Lgh-Linea ambiente, acquirente di Ecolevante, l’autorizzazione per un impianto per il trattamento del percolato prodotto in discarica, che dal 1999 è sempre stato portato via per essere smaltito altrove in apposite strutture.
sarà realizzato questo impianto? saranno rispettate tutte le condizioni per la salvaguardia della salute e delle falde acquifere e tutti i controlli previsti?

Deroga ai Codici CER
Nel 2014 la Regione rilasciava al gestore anche l’autorizzazione alla deroga di alcuni codici di rifiuti, condizionata a specifici controlli.
questi controlli vengono effettuati?
quali iniziative sono prese dal Sindaco di Grottaglie responsabile della salute dei cittadini?

Ampliamento della cava attigua al III lotto, dismessa da anni
Già bocciata dalla Regione nel 2010, la richiesta viene ripresentata da linea Ambiente nel 2011. L’iter di autorizzazione è ancora in corso. L’Amministrazione comunale in carica, oltre ai Comitati, ha espresso parere tecnico negativo. L’ampliamento richiesto: 8 milioni e mezzo di metri cubi; 33,8 ettari di superficie; 30 metri la profondità di scavo. Come 47 campi di calcio di estensione e 7 Colossei di volumetria. Quale sarebbe la sua destinazione dopo lo scavo?
A che punto è il procedimento per l’autorizzazione?

07 May 2018

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA